Lettera all'imprenditore n°61 del

16 Maggio 2018

ZES Russe: Un’Opportunità per le Imprese Italiane

Nonostante le sanzioni e l’attuale crisi diplomatica, investire in Russia per le imprese italiane non è mai stato vantaggioso come adesso!

La Russia occupa oggi il 40° posto nella classifica mondiale del Doing Business per le sue condizioni economiche vantaggiose e appena 5 anni fa occupava il 124° posto. È fuor di dubbio che alle imprese che scelgono di investire in questo paese possono aprirsi grandi opportunità che, se colte, possono creare scenari di business e di crescita potenzialmente enormi.

Le relazioni economiche e commerciali tra Italia e Russia sono tradizionalmente forti e molto articolate. Numerose aziende italiane hanno insediato in questo Paese propri stabilimenti produttivi, realizzati direttamente o con partner locali, e un numero ben superiore ha legami con questo mercato a livello di export/import.

La Federazione Russa guarda con grande interesse agli investimenti italiani ed è ben disposta a favorirli attraverso facilitazioni sia a livello federale sia a livello regionale. L’attenzione delle autorità russe è rivolta in particolar modo alle aziende italiane che, con il loro know-how e le elevate capacità tecnologiche, possono favorire la diversificazione dell’economia russa.

La ripresa dell’economia dopo il biennio nero del 2014-2015 si sta consolidando e la Russia ha tutte le carte in regola per accogliere le imprese italiane.

Nei primi sei mesi del 2017 l’export italiano verso la Russia è cresciuto del 27%. Per quanto riguarda la Russia i dati del 2017 parlano chiaro: il cambio del rublo con l’euro si è stabilizzato, l’inflazione è al 2,6% annuo e la crescita del PIL è all’ 1,7%. Sono valori che nessuno si aspettava e che testimoniano una dinamica positiva. A questo si aggiunge la stabilità politica. Occorre dire che in Russia mai come oggi sono presenti le condizioni ideali per poter investire.

Cosa sono le ZES

La Federazione russa, nell’ottica di favorire gli investimenti esteri, ha deciso nel 2006 di istituire le ZES (Zone Economiche Speciali) sia a livello federale sia regionale, ovvero aree che con esenzioni e/o agevolazioni di carattere fiscale, immobiliare e amministrativo hanno l’obiettivo di attrarre investimenti dall’estero.

L’obiettivo delle ZES è quello di convogliare capitali e tecnologia di origine estera per lo sviluppo del Paese e delle sue regioni, concedendo un equo vantaggio oggettivo.

Le zone economiche speciali sono di quattro tipi:

  1. Industriali-Produttive: sono in tutto sei, Lipetsk, Alabuga, Togliatti, Valle del Titanio (Sverdlovsk), Pskov, Kaluga; in queste sei aree, si ha diritto ad agevolazioni fiscali e ad autorizzazioni facilitate per investimenti superiori a 3,5 milioni di euro.
  2. Tecnico-Scientifiche: sono quattro (Zelenograd, Dubna, San Pietroburgo, Tomsk) e permettono lo svolgimento di ricerche in collaborazione con istituzioni e aziende russe; sono quelle che hanno attratto il maggior numero di imprese straniere (investimenti superiori a 1 milione di euro).
  3. Turistiche: sono in totale 8, due sul Bajkal, due nel Gorno-Altai, una termale nella Regione di Stavropol’, una a Kaliningrad, una nella regione di Prjmorsky, e una, che beneficierà delle infrastrutture costruite per le Olimpiadi, nel Caucaso del Nord.
  4. Portuali: nelle regioni di Ul’janovsk, Khabarovsk, Murmansk, con importanti agevolazioni per le attività e la logistica.

Figura 1: Aree ZES

In particolare, nella zona di Mosca c’è una ZES in cui sono presenti i cosiddetti “Technoparks” e i “tecnopolises”. I Tecnoparchi sono complessi industriali specializzati distribuiti nel hinterland di Mosca che hanno condizioni favorevoli per le imprese residenti che conducono attività di ricerca, produzione e innovazione.

Le imprese residenti nei “Technoparks” hanno l’opportunità di affittare o acquistare locali a prezzi competitivi, di ottenere agevolazioni fiscali, di accedere ad attrezzature e servizi agevolati, nonché di ricevere servizi di consulenza. Ogni tecnoparco ha una specializzazione in un determinato settore: microelettronica, informatica, ingegneria, ingegneria elettronica, biotecnologia, nanotecnologia, ecc.

Figura 2: Tecnoparchi a Mosca

Quali sono le agevolazioni nelle aree ZES?

Le entità economiche estere residenti nelle ZES godono di diversi benefici:

Agevolazioni fiscali

Le agevolazioni fiscali sono garantite per 49 anni per le società residenti della ZES e non potranno essere revocate da futuri provvedimenti legislativi tali da peggiorare la tassazione del contribuente durante l’intero periodo di funzionamento della ZES.

Ad esempio, nella ZES di Mosca l’imposta sul reddito delle persone giuridiche (l’equivalente della nostra IRPEG), è stata ridotta dal 17% al 13,5%, mentre la tassa sul possesso dei terreni è stata fissata allo 0,7%.

Regime doganale speciale

I territori ZES sono zone doganali libere (FCZ). Le merci straniere importate, comprese le attrezzature, le materie prime, i materiali da costruzione, e altro, sono esenti dal pagamento dei dazi doganali all’importazione e dell’IVA, e non sono soggette all’applicazione di misure di regolamentazione non tariffaria (concessione di licenze, introduzione di contingenti e altre restrizioni all’importazione).

Riduzione delle barriere amministrative

Nelle ZES opera il regime “one-stop-shop”, in base al quale le aziende residenti hanno diritto a ricevere determinati servizi pubblici necessari in un unico luogo. Allo stesso tempo, c’è la possibilità di archiviare e ricevere documenti, così come la loro riconciliazione in formato elettronico.

Questo sistema può essere utilizzato per la presentazione di documenti, per l’ottenimento di un permesso di costruzione, l’ottenimento di condizioni tecniche per la connessione tecnologica a reti di infrastrutture, la registrazione di diritti sugli immobili, ecc.

Gestore unico area ZES

La aree ZES sono gestite da un unico gestore professionale che garantisce il funzionamento e la manutenzione delle infrastrutture, fornisce servizi a sostegno dello sviluppo del progetto di investimento, si occupa della supervisione delle costruzioni e rappresenta gli interessi dei residenti nei confronti degli enti statali e degli enti locali.

Logistica facilitata

Il territorio della SEZ è dotato di infrastruttura di trasporto e di collegamento necessari allo sviluppo delle attività dei residenti dell’area.

Ma quanto costa un operaio?

Il livello medio degli stipendi registrato nel 2015 nella Federazione Russa è di circa 32.000 rubli mensili, equivalenti a circa 470 euro. Se si prende in considerazione il settore manifatturiero, il salario medio sale a 33.000 rubli mensili (484 euro). Nonostante gli incrementi registrati a partire dagli anni ’90, nel breve periodo si denota una dinamica salariale decrescente con un passaggio da circa 34.000 rubli mensili nel luglio 2015 agli attuali 32.000. Nel 2015 i salari reali sono diminuiti del 9,6%, a fronte di un incremento nominale del 4,5% rispetto all’anno precedente.

Una presenza ultradecennale nel paese e un’esperienza maturata a fianco di molte aziende italiane che hanno già intrapreso questo percorso ha permesso a Benedetti&Co di posizionarsi come struttura di riferimento per sostenere i progetti di entrata, sviluppo e consolidamento del business in questo mercato.

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