Strumenti di finanza innovativa: Il Crowdfunding

In occasione della nostra 100esima “Lettera agli Imprenditori” vogliamo affrontare il tema dei nuovi strumenti di finanza a sostegno dello sviluppo delle aziende ed in particolare il Crowdfunding.

Il termine Crowdfunding nasce dall’unione di crowd (folla) e funding (finanziamento) ed è un processo con il quale persone, che generalmente non si conoscono, utilizzano il proprio denaro per finanziare altre persone e/o organizzazioni. La formula non si discosta molto da quella utilizzata dalle Borse per raccogliere capitali di rischio introducendo però un’innovazione importante rappresentata dall’utilizzo del web per raccogliere il denaro necessario a finanziare i progetti.

Negli ultimi anni abbiamo spesso sentito nominare il termine Crowdfunding, a testimonianza della forte crescita di questo strumento e della diffusione di piattaforme specializzate, che gestiscono la domanda e l’offerta di denaro. Quel che è certo è che in pochi hanno sentito associare questo termine alle imprese tradizionali e alla possibilità di raccogliere capitale di rischio e di debito.

Il Crowdfunding si distingue in quattro aree di intervento:

• Donation: ovvero quello largamente utilizzato da enti e organizzazioni no-profit per raccogliere le offerte. In questo caso il “donatore” non ottiene alcuna ricompensa materiale.
• Reward: offre la possibilità ai consumatori di finanziare Startup attraverso l’acquisto anticipato di prodotti non presenti sul mercato. I capitali raccolti serviranno per finanziare l’avvio della produzione.
• Lending: offre la possibilità di raccogliere capitali a titolo di debito onerosi (modalità di rimborso e tasso di interesse sono definiti caso per caso). Nel 2017 le imprese italiane hanno raccolto complessivamente 45 milioni di euro.
• Equity-Based Crowdfunding: ovvero offre la possibilità alle imprese di raccogliere capitali di rischio in cambio di quote o azioni. Grazie a questo strumento le aziende italiane, per finanziare le proprie imprese, potranno rivolgersi al pubblico attraverso intermediari autorizzati. Finora, in Italia, tale strumento ha raccolto 34 milioni di euro, di cui 21 solo nel 2018, oltre il triplo rispetto all’anno precedente. Tali dati dimostrano che il crowdfunding si sta velocemente affermando quale strumento di raccolta del capitale.

La normativa italiana, la prima in Europa a regolamentare questi strumenti, prevede diverse facilitazioni ed agevolazioni, tra le altre: l’estensione dell’equity crowdfunding a tutte le PMI; l’applicazione della ritenuta sostitutiva del 26% ai proventi del lending crowdfunding; una detrazione fiscale pari al 40% della somma investita da persone fisiche in Startup, PMI innovative e OIRC; una deduzione fiscale pari al 40% per le persone giuridiche che investono nelle stesse tipologie di società.

Nonostante le agevolazioni fiscali e i vantaggi per le imprese però, accedere a questi canali può risultare complicato dal punto di vista pratico. Per questo motivo alcuni operatori si sono specializzati nel settore, e agiscono come intermediari tra i risparmiatori e le imprese, gestendo tutto il processo.

Questo strumento innovativo di finanziamento si inserisce nel segmento della finanza alternativa, che nel 2018 è aumentato del 22% rispetto ai 12 mesi precedenti. Private equity, private debt, mini-bond, crowdfunding sono strumenti che si adattano a imprese diverse rispondendo ad un’esigenza comune: quella di raccogliere denaro, rendendosi sempre più indipendenti dal sistema bancario.

Benedetti&Co grazie ai suoi specialisti nel settore del funding può aiutare la tua impresa a capire quale sia lo strumento più adatto per finanziare i progetti di crescita garantendo l’equilibrio finanziario nel breve e medio – lungo termine.

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