Lettera all'imprenditore n°143 del

25 Marzo 2020

Quale sarà l’impatto del Coronavirus sull’economia italiana?

23 gennaio 2020: a Roma è arrivata una comitiva di 21 cinesi in tour per l’Italia.

Durante il soggiorno, una coppia, marito e moglie, 67 anni lui, 66 lei, della provincia di Wuhan, si sono sentiti male, mentre erano in hotel.

31 gennaio 2020: sono stati confermati i primi 2 casi di COVID-19 in Italia.

Da questo momento i contagi da Coronavirus sono aumentati in modo esponenziale, causando, così, effetti amplificati sul sistema sanitario ed economico sia a livello nazionale che a livello internazionale.

In Italia le prime conseguenze si registrano prevalentemente al Nord, coinvolgendo la Lombardia, il Veneto e il Piemonte. In particolare, la Lombardia è il fulcro della trasmissione dei contagi da COVID-19.

Per fronteggiare questa situazione d’emergenza, il Governo Italiano ha disposto diverse misure a sostegno di lavoratori, famiglie, aziende e per il potenziamento del sistema sanitario (ad esempio cassa integrazione straordinaria per le imprese chiuse, smart working ove è possibile, potenziamento delle strutture sanitarie, chiusura di tutti i luoghi pubblici, e altre misure restrittive finalizzate al blocco della diffusione del contagio).

Nonostante ciò, l’economia italiana sta vivendo una fase particolare dall’inizio del 2020. Infatti, i primi mesi dell’anno, le imprese italiane hanno registrato una lieve crescita del proprio fatturato, confermando quindi la prosecuzione di una fase di stabilità economica. Tuttavia, da fine febbraio la situazione è molto cambiata, togliendo all’Italia la speranza di una possibile ripresa economica: con la diffusione esponenziale del Coronavirus, si può notare fin da subito come, ad esempio, i mercati finanziari siano scivolati al ribasso, oppure come l’export si è bloccato da e verso molti Paesi, o il pagamento delle rate dei mutui siano state sospese e come tanti altri avvenimenti abbiano influito negativamente sull’economia italiana. Si è stimato che l’epidemia e soprattutto le misure adottate per contenerla causeranno nel breve termine un minor Pil compreso tra i 9 miliardi e i 27 mld, in base alle ipotesi sull’entità di perdite e guadagni nei diversi settori; la flessione per l’intera economia invece registrerà valori da -1% a -3%. In particolare Lombardia e Veneto, le due regioni colpite maggiormente, contano da sole il 31% del Pil italiano; pertanto una contrazione ipotizzata del 10% in queste due regioni implicherà una diminuzione del 3% del Pil per l’intero Paese.

In particolare le PMI lombarde hanno già registrato nel mese di marzo un calo del 30% del fatturato, calo che continuerà nei prossimi mesi qualora la situazione d’emergenza prosegua. In tale scenario si stima una diminuzione mensile del fatturato delle attività economiche lombarde pari a circa 5,6 miliardi di euro, causando pertanto una riduzione del 2,6% del totale fatturato nell’intero anno. I settori maggiormente colpiti dalla crisi sono quello dei trasporti (-44,3%), il turismo (-39%), la moda (-35,1%) e alcuni settori del commercio quali la comunicazione (-34%), le panetterie, pasticcerie, rosticcerie e asporto (-32,8%), area benessere (-28,2%). Più in generale, si prevedono cali di fatturato del 34% nel settore alimentare e del 30% in quello dei servizi.

Analizzando la situazione nel territorio bresciano, emerge che il 2019 è stato un anno poco brillante, poiché le attività produttive hanno confermato la stagnazione della propria crescita. Pertanto, con l’emergenza Coronavirus, questa situazione si è ulteriormente accentuata: a Brescia sono state chiuse molte attività legate al mondo industriale che causerà un ulteriore frenata del comparto manifatturiero nel corso del 2020; inoltre, anche il settore del commercio e del terziario, in particolare le aziende legate ai servizi quali ristorazione, accoglienza, cura della persona, eventi, pubblicità, trasporti, saranno colpite pesantemente da questa crisi nei prossimi mesi.

Ma le imprese italiane riusciranno ad affrontare questa situazione d’emergenza?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo considerare le varie misure adottate dal governo e capire come queste influiscano positivamente o negativamente sulle imprese. Innanzitutto le aziende italiane possono usufruire di varie agevolazioni: dal punto di vista lavoristico, si potrà usufruire della cassa integrazione in tutte le sue forme, del bonus per i professionisti, del congedo parentale, delle misure volte al sostegno di persone affette da disabilità e dello smart working; dal punto di vista finanziario si potrà usufruire del blocco al pagamento dei mutui, dell’accesso al credito, di moratorie e dilazioni di pagamento. Inoltre, dal punto di vista della liquidità per le imprese SACE ha messo a disposizione finanziamenti agevolati per sviluppare progetti di internazionalizzazione e strumenti per garantire nuovi finanziamenti fino a 10 miliardi di euro per ridurre l’impatto di questa crisi e stimolare la crescita. Infine per le imprese, i professionisti e le ditte individuali vengono congelate fino al 30 settembre le linee di credito in conto corrente, i finanziamenti per anticipi su titoli di credito, le scadenze di prestiti a breve e le rate di prestiti e canoni di leasing in scadenza.

Queste misure dovrebbero portare aiuto e sostegno per tutti anche se si prospetta una situazione molto complicata da gestire nel complesso.

Pertanto queste misure saranno veramente efficaci nei prossimi mesi? E soprattutto come sarà lo scenario futuro?

Ad oggi circolano molte ipotesi di scenari futuri elaborati da diverse fonti, qualcuna più affidabile, qualcuna meno. La verità è che, fino a quando non si conoscerà il termine del blocco, della produzione e della società civile, sia in Italia sia nel mondo, non si riuscirà a comprendere e a stimare quali saranno i danni realmente provocati da questa crisi. L’unica verità che si conosce oggi è che, più questa data si allontanerà nel tempo, maggiori saranno le conseguenze e i danni subiti. Questo però non deve scoraggiare ciascun imprenditore nel valutare l’impatto dei diversi scenari possibili sulla propria azienda.

Benedetti&Co, grazie ad un team di specialisti esperti nella finanza e controllo, è in grado di supportare l’imprenditore e il suo management nell’effettuare previsioni di scenari micro e macro economici e nella pianificazione e gestione di situazioni di crisi.

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