Lettera all'imprenditore n°246 del

18 Maggio 2022

Prevenire i contrasti tra soci

“Vi sono due tipi di imprese: quelle che cambiano e quelle che scompaiono.”

Philip Kotler

Le società sono fatte prima di tutto di persone, ciascuna delle quali contribuisce al buon funzionamento delle attività aziendali tramite il proprio lavoro. Quest’ultimo, nella maggior parte dei casi, non si svolge in modo isolato rispetto a quello degli altri, ma richiede interazioni, più o meno frequenti, dalle quali possono sorgere a volte frizioni e incomprensioni a discapito della normale operatività aziendale. Nel caso in cui queste si sviluppino a livello apicale, ovvero tra i soci, è evidente come, in assenza di interventi volti a garantire una risoluzione del conflitto, possa essere compromessa la stessa continuità societaria.

Il rischio, nullo o rilevante, di una conflittualità tra soci riguarda potenzialmente la maggioranza delle società con sede in Italia, infatti oltre il 60% delle società di capitali possiede almeno 2 soci. I conflitti possono nascere da una differente visione prospettica dell’azienda oppure da questioni di carattere familiare rendendo ancora più complessa l’individuazione di un punto di equilibrio.

All’intero delle società a ristretta base familiare i dissidi tra soci si manifestano soprattutto durante il passaggio generazionale: solitamente il passaggio del testimone necessita la ricerca di un nuovo equilibrio all’interno della nuova compagnie sociale. Il cambio dei protagonisti richiede una rideterminazione e un riallineamento delle visioni strategiche.

Come prevenire e gestire potenziali conflitti tra soci?

La modalità migliore per evitare i conflitti tra soci si fonda sulla prevenzione, ossia sulla regolamentazione e il monitoraggio in via preventiva dei possibili conflitti tramite apposite disposizioni statutarie, patti parasociali e incontri periodici di verifica.

In relazione alla regolamentazione possono essere citate ad esempio le clausole di esclusione, di recesso, di riscatto o quelle che prevedono l’attribuzione di un casting vote, ossia di un diritto di voto prevalente ad uno dei soci in determinate situazioni.

Si tratta in sostanza di interventi volti ad evitare situazioni di stallo decisionale che possono paralizzare l’attività aziendale (soprattutto nel caso di società con soci 50-50) e condurre alla cessazione del business oltre che allo scioglimento societario.

Molto spesso, tuttavia, tali meccanismi preventivi non vengono adottati e in caso di contrasti tra soci è necessario il ricorso a trattative per porre fine alla lite. La conciliazione dei soci potrà pertanto prevedere interventi di riorganizzazione societaria, con possibili trasferimenti di partecipazioni e rami d’azienda o l’uscita di uno o più soci dalla compagine sociale.

In ogni caso l’aspetto più importante è la prevenzione fondata sulla ripartizione dei poteri e l’adozione di deleghe differenziate sulla base capacità, l’attribuzione di una corretta retribuzione sulla base delle attività svolte e sul monitoraggio periodico del “clima”.

Benedetti&Co, società di consulenza direzionale specializzata in strategia e progetti d’impresa, da oltre quindici anni affianca gli imprenditori nella definizione di piani strategici, nella crescita dell’organizzazione e nel processo di Passaggio Generazionale. Sia in aziende di grandi dimensioni, sia in aziende medio piccole supporta la famiglia nell’individuazione della migliore soluzione possibile per l’azienda e per la famiglia stessa. L’approccio proposto da Benedetti&Co è multidisciplinare e permette all’azienda di accedere a competenze specialistiche in ambiti diversi, legale, strategico e corporate business.

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