Lettera all'imprenditore n°110 del

3 Luglio 2019

MERCOSUR – UE: FIRMATO L’ACCORDO COMMERCIALE

Si apre una nuova stagione per le aziende Italiane che vogliono investire ed esportare in Sud America.

Il 28 giugno scorso i paesi europei hanno accolto favorevolmente la fine di un “onere economico” di oltre 4 miliardi di euro (17,4 miliardi di Real), che corrisponde alle tasse che non saranno più pagate per entrare nei territori brasiliani, argentini, uruguaiani e paraguaiani.

Dopo una lunghissima negoziazione tra i paesi membri dell’UE ed il MERCOSUR (Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay) durata oltre vent’anni, si è giunti ad un accordo economico-commerciale a dir poco rivoluzionario che vedrà ridimensionati drasticamente i dazi di importazione dell’area sudamericana per diversi settori merceologici.

È la prima e più importante tappa dei negoziati, grazie ai quali tra i due emisferi si apre un mercato potenziale di 800 milioni di consumatori, che

producono una ricchezza pari a circa un quarto di quella del mondo intero.

Vediamo ora, in sintesi, quali saranno i maggiori benefici dell’accordo e i settori merceologici interessati:

Abbattimento dei dazi doganali

Si attesta a quota 4 miliardi il risparmio annuale complessivo in dazi doganali di cui godranno le imprese europee che esportano nei paesi MERCOSUR. Si tratta, infatti, del più grande accordo commerciale mai raggiunto dall’UE.

I principali settori che beneficeranno dell’eliminazione dei dazi sono:

  • per il comparto industriale:
  • Il settore auto (dazi attuali pari al 35%);
  • I macchinari (dazi attuali che vanno dal 14% al 20%);
  • I prodotti chimici (dazi attuali fino al 18%);
  • Il settore farmaceutico (dazi attuali fino al 14%);
  • Il settore del tessile e dell’abbigliamento (dazi attuali pari al 35%).
  • per settore dell’agroalimentare, che ad oggi subisce l’imposizione di tariffe particolarmente elevate, segnerà invece vantaggi per alcuni prodotti specifici:

I principali settori che beneficeranno dell’eliminazione dei dazi sono:

  • per il comparto industriale:
  • Il settore auto (dazi attuali pari al 35%);
  • I macchinari (dazi attuali che vanno dal 14% al 20%);
  • I prodotti chimici (dazi attuali fino al 18%);
  • Il settore farmaceutico (dazi attuali fino al 14%);
  • Il settore del tessile e dell’abbigliamento (dazi attuali pari al 35%).
  • per settore dell’agroalimentare, che ad oggi subisce l’imposizione di tariffe particolarmente elevate, segnerà invece vantaggi per alcuni prodotti specifici:
  • Cioccolato e dolciumi, che ad oggi subiscono dazi pari al 20%;
  • Vini ed alcolici, le cui tariffe di protezione si attestano reciprocamente sul 27% e 20-35% a seconda della tipologia;
  • Prodotti lattiero-caseari, a cominciare dai formaggi, che oggi si vedono imporre dazi pari al 28%.

La cancellazione dei dazi, oltre a favorire la penetrazione commerciale dei prodotti europei, darà alle imprese del vecchio continente anche una serie di vantaggi competitivi rispetto ai concorrenti provenienti da altre parti del mondo e che non beneficiano, invece, delle agevolazioni previste dall’accordo tra UE e MERCOSUR.

Tutela dei marchi agroalimentari

357 marchi europei DOP e IGP (tra cui, ad esempio, il prosciutto di Parma; lo speck tirolese austriaco, il formaggio francese di Herve),

godranno di una specifica tutela nei territori argentino, brasiliano, paraguayano e uruguayano, proteggendo ulteriormente le eccellenze del comparto agroalimentare europeo.

Semplificazione delle procedure doganali

Sempre sul fronte dell’export, una volta entrato in vigore l’accordo, per le imprese sarà più semplice esportare grazie allo snellimento delle pratiche doganali e ad una armonizzazione dei regolamenti e degli standard tecnici.

Sostegno al settore dei servizi e alla creazione di imprese

I paesi MERCOSUR hanno finora fortemente limitato l’accesso alle aziende del settore dei servizi provenienti da altri paesi WTO (Organizzazione mondiale del commercio). Con la firma dell’accordo, invece, questa riluttanza a permettere la presenza anche di aziende europee in settori come le telecomunicazioni, i servizi finanziari e quelli dei trasporti, sarà eliminata. Contemporaneamente saranno rese più ampie ed efficaci la certezza del diritto e la garanzia, per le imprese UE, di giocare ad armi pari con le aziende locali.

Accesso al settore degli appalti pubblici

Grazie all’accordo, le imprese europee potranno finalmente accedere senza particolari problemi alle gare d’appalto promosse dagli enti pubblici dei paesi MERCOSUR.

Si tratta di un considerevole passo in avanti, se si tiene conto che ad oggi questo mercato è per lo più precluso alle aziende dei paesi UE, dato che Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay non fanno parte dell’Accordo plurilaterale sul government procurement e, pertanto, non autorizzano le imprese di paesi terzi adp accedere ai tender pubblici.

Una piattaforma online a supporto delle PMI che vogliono esportare

Ad oggi il numero delle piccole e medie imprese europee che operano nei mercati MERCOSUR è notevolmente limitato. Le ragioni principali, oltre ai dazi doganali sono legate alla carenza di informazioni in merito al quadro regolatorio e alle procedure da eseguire per esportare.

Per superare questo ostacolo l’accordo prevede la creazione di una piattaforma informatica, la quale faciliterà, in modo importante, l’accesso alle informazioni sui requisiti necessari per esportare.

Rispetto degli standard europei in materia di sicurezza alimentare

L’accordo con il MERCOSUR non cambierà nulla in materia di rispetto delle leggi e standard europei in materia di alimenti. L’accordo, inoltre, riafferma che resta in vigore il “principio precauzionale”, garantendo inoltre a entrambe le parti la possibilità di adottare misure per proteggere la salute umana, animale e vegetale, inclusi i casi in cui le conclusioni scientifiche non sono ancora definitive.

Con la firma di quest’accordo il primo passo importante è stato fatto.

La fase successiva sarà la ratifica del trattato da parte di ciascun paese e la definizione dei vari protocolli di dettaglio.

In attesa di conoscere i dettagli attuativi dell’accordo, è chiaro che per i prossimi anni il Sud America rappresenterà un’opportunità di sviluppo ed investimento che non potrà essere ignorata.

Benedetti&Co opera in Sud America da anni e ne conosce le logiche e le dinamiche commerciali, sostenendo le aziende italiane nei loro percorsi di penetrazione e consolidamento in questo mercato.

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