Lettera all'imprenditore n°251 del

22 Giugno 2022

Il cambiamento può essere la chiave di volta della mia azienda?

“Non è la specie più forte o la più intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”

Charles Robert Darwin

In questa celebre frase del biologo naturalista e antropologo Inglese, che sviluppò le basi per la teoria sull’evoluzione della specie, si riconosce un fattore determinante per tutti gli ambiti dell’esistenza, cioè il cambiamento.

Così come, in senso universale, questo elemento influenza lo sviluppo e l’evoluzione di qualunque realtà, così pure il cambiamento del contesto economico e sociale in cui si opera può condurre al successo o all’insuccesso dell’attività aziendale stessa.

È possibile guidare il cambiamento?

Certamente sì, questo dipende dal ruolo che decidiamo di assumere: lasciare che le trasformazioni dipendano dall’esterno, da altri soggetti diventando degli spettatori, o essere noi i protagonisti del cambiamento.

Tre risultano essere le caratteristiche fondamentali per non restare a guardare i cambiamenti che inevitabilmente avvengono intorno a noi:

  • Saper osservare il contesto (esterno ed interno all’azienda) e decifrarne gli aspetti collegati ai propri obiettivi;
  • Saper prevedere le possibili evoluzioni degli aspetti critici colti nel breve e nel medio periodo;
  • Saper reagire coerentemente alla velocità del cambiamento e riadattare la propria struttura alle nuove esigenze emerse.

Il cambiamento può essere un’opportunità?

Il ciclo di vita di un’azienda non è monotono e costante nel tempo, ma si modifica e si evolve negli anni. Per questo motivo, l’azienda come la conosciamo in un determinato momento della sua vita, non potrà mai essere uguale a quella che è stata nel passato, né a quella che sarà nel futuro.

Molto spesso il cambiamento viene visto come una minaccia e un rischio dal quale è necessario tutelarsi, dimenticando che in realtà può rappresentare un’importante opportunità e una “leva” efficace quando gestita nella maniera corretta.

La vera differenza avviene quando facciamo in modo che il cambiamento produca un miglioramento, quando lo gestiamo a nostro vantaggio invece di subirlo e lo trasformiamo in un beneficio.

Il problema è che spesso cambiare fa paura perché, in maniera più o meno forte, ci allontana da qualcosa che conoscevamo e che faceva parte delle nostre abitudini.

Ma come disse Albert Einstein: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.

In quest’epoca di trasformazioni e mutamenti continui, sempre più rapidi, sia dal punto di vista tecnologico, sia dal punto di vista economico-sociale, saper riconoscere e gestire il cambiamento in azienda diventa una delle massime priorità per sopravvivere e soprattutto emergere nel mercato.

Perché è importante saper gestire il cambiamento?

Viviamo in un mondo colmo di costanti innovazioni, che si avvicendano con ritmi vertiginosi, disponibili a tutti grazie all’accessibilità di internet ed all’esistenza di un mercato globale: il rischio è quello di essere scavalcati e rimanere indietro.

La competizione sui mercati è sempre più forte e, quindi, la capacità di riconoscere le potenzialità dei cambiamenti, di adeguare rapidamente le proprie strategie, di modificare tempestivamente le proprie risorse è diventato sempre più importante per essere protagonisti nel mercato, pensando fuori dagli schemi e creando nuove opportunità.

Benedetti&Co da oltre quindici anni grazie alle sue competenze e alla sua esperienza, è in grado di supportare l’imprenditore e il management nella definizione ed implementazione della strategia più adeguata secondo il contesto attuale e considerando scenari futuri.

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