Lettera all'imprenditore n°171 del

17 Settembre 2020

DESTINAZIONE INDIA: Opportunità di crescita e processi di internazionalizzazione

Ci sono alcuni rilevanti fattori che le aziende sono chiamate a considerare nella scelta della giusta location a sostegno del loro processo di internazionalizzazione.

Guardando, ad esempio, allo scenario geo-economico, caratterizzato: dalla guerra commerciale tra USA e Cina e dalle difficoltà socio economiche che caratterizzano l’andamento delle economie del Brasile e della Russia, l’attenzione si sposta necessariamente sul mercato indiano, unico paese del Bric che ancora cresce. Le iniziative Make in India implementate dal Governo negli ultimi anni, si traducono in agevolazioni come:

  • stimoli economici pari al 10% del PIL indiano (circa 250 miliardi di euro),
  • sgravi fiscali per le aziende aventi sussidiarie in India,
  • contributi al livello governativo per le imprese, in riferimento al Employee Provident Fund (EPF),
  • interventi di tipo infrastrutturale, come la realizzazione di parchi industriali, con immobili pronti all’uso e progetti chiavi-in-mano.

L’India si posiziona nella classifica dei primi 100 Paesi dove sviluppare il proprio business. La semplificazione delle normative in materia di investimenti diretti esteri (FDI), dall’attuazione delle iniziative Make in India, ha contribuito a far crescere tali investimenti del 37%, attraendone più di $74 miliardi tra il 2019 e il 2020 in particolare nei settori quali chimica, farmaceutica e meccanica industriale.

L’indice Ease of Doing Business 2020 della Banca Mondiale, infatti, posiziona l’India al 63° posto, evidenziando un avanzamento di 79 posizioni in soli cinque anni.

Settori principali per IDE in entrata, India, 2015-2019.

Fonte: Invest India.

Altri interventi straordinari per sostenere l’economia nello scenario legato alla recente crisi sanitaria sono:

L’aliquota d’imposta per le società già insediate in India, che passa dal 30% al 22%, mentre per le nuove imprese manifatturiere si passa dal 25% al 15%, facendo dell’India l’unico Paese tra i mercati ASEAN con un’aliquota pari al 15%. A ciò si aggiunge una finestra speciale per gli investimenti manifatturieri, aperta fino al 31 marzo 2023, con un’aliquota d’imposta sulle società pari al 17,16%: la più bassa tra i Paesi BRICS. Degna di nota è anche la Goods and Services Tax (GST), la più rilevante riforma fiscale dai tempi dell’indipendenza, che pone le basi per un comune mercato nazionale con integrazione delle varie tasse indirette.

Elaborando, quindi, una decisione “Go-No Go”, il management è portato a considerare una pluralità di fattori, tra cui i seguenti:

Benedetti&Co affianca l’imprenditore e il suo Team durante la definizione ed esecuzione di progetti di crescita e sviluppo all’estero. Nel mercato indiano opera in modo stabile da oltre dieci anni, sviluppando progetti su tutto il territorio per aziende italiane ed europee che vogliono approcciare o consolidare la loro presenza in questo mercato.

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