Lettera all'imprenditore n°153 del

28 Aprile 2020

Come utilizzare il Decreto Liquidità dell’8 aprile

Tutti parlano del Decreto Liquidità; molti dicono che lo stato ha inondato di soldi le aziende italiane per ripartire. Ma è vero? E soprattutto questo è utile?

Prima di rispondere a queste domande dobbiamo fare una grande premessa: le aziende italiane avranno bisogno di capitali a fondo perduto e non di ulteriori debiti per ripartire!

Se, però, l’unica strada per poter salvare le nostre imprese sarà quella di fare ulteriori debiti, gli imprenditori la percorreranno senza indugio.

Premesso questo la risposta alla prima domanda è no! Lo stato non ha inondato di soldi le aziende italiane: in primo luogo perché non erogherà neanche un euro alle imprese, ma solamente garanzie alle banche; in secondo luogo perché i 200 miliardi di garanzie previste all’articolo 1 del Decreto Liquidità, rappresentato solo lo 0,03% dei debiti bancari delle imprese italiane; in terzo luogo perché lo stato ha finanziato questo intervento solo con 1 miliardo.

Preso atto ancora una volta che lo stato è molto lontano dalle vere esigenze delle imprese italiane e che non ha ancora compreso quale sarà la reale portata dell’attuale crisi economica in corso, l’unica cosa che noi imprenditori possiamo fare, essendo notoriamente riconosciuti come uomini concreti e d’azione, è quella di comprendere al meglio le misure a disposizione, per poi utilizzarle il più rapidamente possibile.

Compresa questa logica di “aiuto”, per ottenere nuovi finanziamenti le aziende dovranno richiederli alle banche e gli istituti di credito, per erogarli, dovranno comunque fare, anche se in via semplificata, un’istruttoria e assumere successivamente una normale delibera. Questo significa che saranno le banche a decidere chi finanziare e chi no, in relazione non solo alle garanzie erogate dallo stato, ma anche e soprattutto alla capacità delle aziende di restituire i nuovi debiti contratti post Covid-19.

Cosa devo fare per ottenere questi finanziamenti?

In primo luogo, a prescindere dai limiti previsti dal decreto riepilogati nelle tabelle allegate, ogni azienda dovrà individuare quale sarà il suo fabbisogno finanziario reale nei prossimi 12-24 mesi e quale potrebbe essere la reale capacità finanziaria per rimborsare i finanziamenti contratti.

Individuato l’importo dei finanziamenti da richiedere, coerentemente con il normale Cash Flow dell’azienda, l’imprenditore dovrà individuare la banca o le banche migliori alle quali inoltrare la richiesta. In questo momento tutte le principali banche sono operative e stanno già iniziando ad erogare i primi finanziamenti.

Una parte dei finanziamenti richiesti, inoltre, potrebbe essere utilizzata per consolidare l’attuale esposizione finanziaria in essere, calmierando i costi e allungando le scadenze dei rimborsi.

Ad oggi le banche hanno approvato e stanno implementando procedure semplificate per velocizzare l’erogazione, ma data la forte richiesta questo non eviterà ritardi nell’ottenere nuova finanza.

In questo difficile momento, Benedetti&Co con la sua task force di professionisti qualificati, sta aiutando diverse aziende nella pianificazione finanziaria e nella gestione dei rapporti con le banche, con l’obiettivo di mettere in sicurezza le aziende e farle ripartire il più velocemente possibile.

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