Lettera all'imprenditore n°145 del

31 Marzo 2020

L’India ai tempi del Coronavirus

La pandemia da Covid-19 è diventata ormai un’emergenza sanitaria mondiale. Anche l’India, che già agli inizi di Marzo aveva bloccato i voli e i visti ai viaggiatori provenienti dai paesi più colpiti, sta affrontando questa emergenza.

Le misure cautelative, iniziate con il rilancio del tradizionale saluto “namastè”, saluto indiano con mani e palmi unite all’insù, per evitare le strette di mano, e il divieto di assembramenti superiori a 50 persone, si sono trasformate presto in un ordine, comunicato il 25 Marzo dal primo ministro Modi, di un lock-down totale del paese. Per almeno 21 giorni si richiede a 1,3 miliardi di persone di osservare la quarantena.

Il governo confida che queste misure possano evitare la propagazione esponenziale del contagio avvenuta in altri paesi.

Nonostante la popolazione indiana sia la più giovane del pianeta (l’età media è di 25,9 anni), il Governo è pienamente consapevole che il suo sistema sanitario è troppo fragile e non adeguatamente attrezzato per affrontare l’infezione (il rapporto medico-pazienti è di 1 su 1.500), che potrebbe sfociare facilmente in una vera e propria pestilenza con conseguenze drammatiche.

Da qui la decisione rapida e coraggiosa di un lock-down totale del Paese nel tentativo di ridurre il più possibile le vittime.

Il gigante asiatico dunque si ferma! Questa decisione impatterà fortemente sull’economia del Paese, coinvolgendo inoltre gli investimenti stranieri e bloccando di conseguenza anche l’operatività delle subsidiaries indiane delle società italiane.

Il governo indiano ha attuato attraverso decreti straordinari una prima serie di misure atte a mitigare le conseguenze del blocco totale. Gli interventi toccano diversi aspetti, fiscali, legali e di compliance, elencati, anche se in modo succinto, qui di seguito:

  • Income Tax, TDS (Tax Deduction at Source) e TCS (Tax Collected at Source): l’invio della documentazione fiscale per l’anno finanziario 2018-19, assimilabile alla nostra “dichiarazione dei redditi”, è stata prorogata al 30 di Giugno 2020. Le sanzioni sui mancati o tardivi pagamenti delle tasse sono state annullate e il tasso di mora, applicato sui pagamenti tardivi, è stato ridotto dal 18% al 9% su base annua.
  • GST: il saldo annuale della GST per l’anno finanziario 2018-19 (assimilabile alla nostra IVA) è stato prorogato al 30 Giugno, senza nessuna penalità per il ritardo. Gli interessi di mora saranno dovuti esclusivamente dalle aziende con un turnover aggregato superiore a 50 millioni di Rs., e il tasso sarà pari al 9% anziché del 18%.
  • Dazi: anche i pagamenti dei dazi sono stati prorogati al 30 Giugno.
  • Compliance: sono stati aumentati gli intervalli temporali previsti dalla legge per convocare i Board Meeting (da 120 a 180 giorni) e sono diminuiti alcuni vincoli per i directors e gli Independent directors.
  • Moratoria bancaria: con una notifica del 27 Marzo, la banca centrale indiana RBI ha annunciato che tutte le banche commerciali concederanno una moratoria di 3 mesi per tutti gli outstandings dovuti dal 1° marzo 2020. Tutte le rate successive potranno anch’esse essere spostate di 3 mesi. Per sostenere il working capital, anche per quanto concerne i finanziamenti a breve, il pagamento degli interessi sarà posticipato di 3 mesi.
  • Salari e stipendi: per il momento, il governo ha chiesto alle aziende di non tagliare i salari o licenziare impiegati ed operai. Non ci sono ancora disposizioni per capire se il periodo di quarantena potrà essere detratto dalle ferie che il dipendente ha maturato o maturerà in futuro. Per il momento alcune grandi aziende stanno prevedendo disposizioni di “congedo speciale” per i dipendenti che richiedono la quarantena.

Benedetti&Co con la sua organizzazione in India si è immediatamente attivata, costituendo una Task Force in grado di offrire sostegno ed aiuto alle aziende italiane che hanno una subsidiary in questo paese attraverso misure e servizi specifici per fronteggiare l’emergenza in questo mercato:

  • Monitoraggio normativo e delle regole che costantemente vengono emanate dal Governo in relazione allo stato di emergenza e alla loro attuazione;
  • servizi di carattere legale, tra cui l’assistenza per l’osservanza degli obblighi di compliance, l’eventuale inserimento di un secondo resident director per garantire l’operatività del board e la gestione della contrattualistica di tipo commerciale in materia di lavoro e sicurezza;
  • servizi di audit organizzativo, tra cui la definizione e l’implementazione di rinnovate politiche di delega e di rappresentanza;
  • reperimento di adeguate risorse finanziarie, grazie ai rapporti consolidati con i principali istituti bancari e Fondi d’Investimento italiani ed esteri;
  • controllo di gestione per imprese multinazionali e monitoraggio di KPI tramite strumenti costruiti ad hoc, quali ad esempio l’analisi di scenario, l’effettuazione di stress test per ciascuna filiale italiana ed estera e la realizzazione di modelli previsionali al fine di attuare interventi straordinari in tempi rapidi.
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